ALBCD 029 – A Different Truth – T-Riot

Voices

“It’s a super album.” – Ruth Fisher (Presenter)

 

イタリアの新生ピアノ・トリオの記念すべきファースト。注目はかつてニコラ・コンテがプロデュースし人気を博したQuintetto Xのピアニスト、ピエートロ・ヴィンチェンティの存在だ。オリジナル曲の小洒落た旋律とさりげなく変化に富んだリズム処理、カヴァーのビリー・テイラーやゲイリー・バーツ「リブラ」、プリンス「サイン・オブ・ザ・タイムズ」といった渋い選曲にコンテ・ファミリーの音楽的血脈を感じる。とても１日半のスタジオ・ライヴで録ったとは思えない熟成された”軽さ”が楽しめる一枚。（オラシオ）

 

イタリアの旬のサウンドを日本に届けてくれる優良レーベルから、またひとつ傑作が紹介された。”ベラルディ・ジャズ・コネクション”のロマジストロ、パーチェ両名と、95年に”クィンテットX”名義でアルバムを発表して以降活動を休止していたピアニストのヴィンチェンティによるトリオ作。４ビートを貴重としながらもダンサブルな作品に仕上げてきたあたり、エリック・レニーニの『ミス・ソウル』にも似た衝撃を覚える。また内容もさることながら、同レーベルからの近作はいずれも録音のクオリティが高いことでも評価を得ているが、本作もしかり。躍動感に満ちたサウンドが、見事にパッケージされている。（御子柴亮輔）

 

オープニングトラックから、やったー！ってなかんじの大当たりピアノ・トリオ。ぐいぐい疾走感あふれる歯切れのよいドラミングに流麗なピアノ。アルバム全曲に聴きどころ満載。ピアニストのピエートロ・ヴィンチェンティの手からなる曲もよいが、ビリー・テイラー、ゲイリー・バーツ、プリンスほかの選曲センスも抜群。このT-Riot、いっぱつで虜。（前泊）

 

イタリア・プーリャから ディープ＆グルーヴィな新生ピアノトリオ「ティーライオット」登場
オリジナルのほか、スタンダード「Willow Weep for Me」、ビリー・テイラー、ゲイリー・バーツのジャズメン古典、さらにはプリンス「Sign of the Times 」やサム・スミス「Stay with Me」のカヴァーを盛り込んだバラエティに富んだ選曲。イタリアならではの甘美なメロディとグルーヴ感溢れるサウンドで聴かせる痛快作です。

 

20年以上の時を経てここにシーン復帰を果たすピエートロ・ヴィンチェンティの新生ピアノトリオ
生き生きとした開放感、抜群のコンビネーションで伸び伸びと溢れ出るメロディ。グングンと勢いに乗るリズムと一体になった快活なピアノの歌いっぷりにすっかり魅了される好盤！選曲のセンスの目新しさ、又、オリジナル曲との絶妙の配置。一貫したコンセプトでこのトリオのすべてを表現した力のこもった一枚。復帰作の制作にあたり、長い年月をかけ、入念に制作された意気込みが隅から隅まで感じられる充実した作品です。- www.catfish-records.jp

 

A rock-solid trio session, with a top-shelf Italian groove pedigree — as the group features two members from Berardi Jazz Connection, and the pianist from Quintetto X! You might remember those two groups from their more club jazz-oriented projects from the previous decade or two — but this time around, all three musicians are in a straighter jazz vein — yet still one that’s filled with plenty of rhythm! The piano, bass and drums come together fantastically here — with Pietro Vincenti on acoustic keys, Camillo Pace on bass, and Francesco Lomagistro on drums — romping together through some great titles of their own, and a few really excellent remakes as well. And while the focus on rhythm is quiet strong, Vincenti gets off some especially great solo moments too — breaking from the bass and drums, while still holding their energy. Titles include versions of Gary Bartz’s “Libra”, Billy Taylor’s “I Wish I Knew How It Would Feel To Be Free”, and Prince’s “Sign Of The Times” — plus the originals “Pharaoh of Love”, “Sad Devil”, “Desert Highway”, and “A Long Goodbye”. dustygroove.com

 

Il trio composto da Pietro Vincenti al pianoforte, Camillo Pace al contrabbasso e Francesco Lomagistro alla batteria, dà forma a un lavoro dove assistiamo alla rivisitazione di brani provenienti da repertori distanti, da Sign Of The Times di Prince a Libra di Gary Bartz, e originali dal profondo scavo espressivo. L’ambientazione è quella riferibile al mainstream derivante dalle dinamiche del piano trio, ma con diversi spunti d’interesse, tra ispirate tangenti soliste, introduzioni liriche, concitate interazioni d’insieme e repentini cambi di scenario. L’album di distingue per la cura timbrica, per la cantabilità dei temi proposti e per un’armoniosa sequenza d’ascolto. – Roberto Paviglianiti, strategie oblique

 

Dieci tracce registrate in pochissimo tempo, modello “vecchie” session di jazz pensate per catturare l’immediatezza della performance lo spirito creativo che sta dietro al gesto artistico. Questo è lo spirito con cui è stato realizzato A Different Truth, un disco che va dritto al cuore della musica. Dunque un trio dinamico, dieci brani di cui quattro scritti da Vincenti, uno in comune (The Long Goodbye) e cinque cover rimanenti di cui un’interessante versione di Sign of the Times di Prince.
Costruito avendo alle spalle un background jazzistico che pesca nella tradizione ma con lo sguardo verso le diverse opportunità sonore che offre la contemporaneità, i T-Riot hanno realizzato un disco fresco, che sprizza passione per il jazz ad ogni nota e propone una musica per nulla scontata che passa attraverso il dinamismo mainstream di Desert Highway, l’esotismo ritmico di Libra, la docile e sensuale Sad Devil o la nostalgica e filmica The Long Goodbye. – Jazzconvention.net, follow Flavio Caprera on Twitter: @flaviocaprera

 

Energia frizzante messa su con criterio e con l’eleganza tipica degli anni Sessanta-Settanta, senza alcuna copiatura. Già, perché Vincenti e soci prendono spunto dal recente passato per spingere le dinamiche del piano jazz verso il largo dalle acque fresche. Lo fanno attraverso un canzoniere ben bilanciato tra brani originali, per lo più firmati dal pianista ostunese, e altri attinti dal sacco poco esplorato di artisti di varie estrazioni: a partire da Libra di Gary Bartz, ammantata da veloci ritmi latini; per passare a Bill Taylor con una gagliarda I Wish I Knew How I Would Feel To Be Free, con Lomagistro in proscenio nel costruire il corpo sonoro. La contemporaneità è assicurata da due brani che già appartengono ai classici della black music: Sign Of The Time di Prince, magistralmente ricostruita sulle linee del modern mainstream, e Stay With Me di Sam Smith, accarezzata da un fraseggio polifonico, tra pause e intervalli d’effetto di Vincenti. Le composizioni sono sempre ben strutturate, capaci di riservare sorprese ritmico-armoniche (Desert Highway) o brillanti suggestioni (Pharaoh Of Love) sottolineate dall’elasticità ritmica di Pace.
Alceste Ayroldi – Musica Jazz