«Usually I don’t sing. My voice has not been trained for this fine art. But, as a pianist, I realise that the favourite pieces of my repertoire are compositions created to be entrusted to a voice; at the same time when I write I always encounter a song that materializes under my fingers. You could say perhaps that all of this is due to the fact that I’m Italian: they say that it’s very natural for Italians to express themselves via song. Perhaps.
Normally, I’m not a big follower of Italian pop music, but I realise that some of the most interesting and successful melodies sung by pop musicians have become part of my feelings, something that a musician sooner or later must take in account. It was only left to give them that jazz swing and let them sing from my fingers…» Luigi Martinale (English translation by Patricia Lowe)
Troviamo Stefano Risso al contrabbasso e Paolo Franciscone alla batteria nel trio capitanato dal pianista Luigi Martinale, che tramite Albóre Records dà alle stampe questo lavoro registrato al Cavò Studio di Azzano San Paolo, Bergamo, nel dicembre 2004. Come il titolo lascia intendere la scaletta propone la rivisitazione di classici tratti dalla storia della canzone italiana, come Estate, Caruso o l’iniziale Una domenica bestiale. Il trio non altera i tratti melodici dei brani, che risultano riconoscibili, e Martinale mette in evidenza un pianismo duttile, capace sia si solcare con attenzione i temi originali sia di condurre il discorso verso argomenti di coerente improvvisazione. – Roberto Pavignianiti, September 26, 2017
Già edito nel 2006, Martinale ripropone questo album pubblicato per l’occasione dalla nipponica Albore Jazz. “Caruso”, che prende il titolo dall’omonimo brano di Lucio Dalla qui ripreso, vuole essere un atto d’amore nei confronti di una canzone d’autore italiana spesso sottovalutata, cui il pianista piemontese dedica questo lavoro, riprendendo alcuni evergreen quali blu Nel blu dipinto di Blu, Almeno tu nell’universo, Estate e Senza fine assurgendoli, come recita il sottotitolo, al ruolo di “Jazzin’ Italian Standards” . (ADV) Jazzit, 2018