Description
Cat#:
Format: CD / ALBCD-009
ARTIST: Michelangelo Mazzari Trio (Mike Mazzari)
TITLE: Monkeys’ Station
JAN: 4560312310090
Lineup:
Michelangelo Mazzari [Mike Mazzari] (p)
Micah Brashear (b)
Uwe Breunig (ds)
Rec data:
Recorded at at P1 Studio, Berlin Germany, on October 19-20, 2009
Recording engineer : Marco Birkner
Mastering engineer : Massimiliano Capellini, Marco Del Bello
Photo [C] 2010 Meggyesi Bálint – www.meggyesi.com
[C][P] 2010 albóre jazz
Voices
ベルリンを中心に活躍するピアニスト、ミケランジェロ・マッツァーリの力強いタッチに胸が躍る。ファンキーな要素もあれば、ジャズの伝統もしっかりと受け継いでいる。その上で、現代的な感性を前面に打ち出したプレイが痛快に響くご機嫌なトリオ・アルバム。
Ritorna Michelangelo Mazzari con un nuovo lavoro intitolato Monkey’s Station. Il giovane pianista bolognese, ora residente a Berlino, si avvale di musicisti come il contrabbassista statunitense Micah Brashear e il batterista tedesco Uwe Breunig. Il titolo del disco vuole essere, secondo Mazzari, una critica alla società moderna in cui molti uomini sono tornati ad essere un po’ scimmie sia per la mancanza di cultura che per l’omologazione che annulla le nostre personalità. Ci si dimentica quindi della semplicità d’essere, della pace e dell’amore e ognuno è contro l’altro.
Mazzari ci propone il jazz come antidoto alla mancanza di confronto e all’incomunicabilità di oggi in quanto sintesi di culture e tradizioni lontane.
Nel disco spicca la title-track, un brano up-tempo arricchito dall’impeccabile tocco di Mazzari e dalla poderosa ritmica di Breunig. In “Berlin Promenade” troviamo invece una vivace alternanza di piano e batteria, mentre più vellutata è la rilettura del classico di Jobim “Dindi”. Qui Mazzari, col suo strumento, trasmette all’ascoltatore un senso di pace interiore.
Imperdibili anche la mid-tempo “You Stepped Out Of A Dream” e la swingante “Soul Affair” in cui si nota una perfetta sintonia tra i tre musicisti.
Mazzari ci offre un lavoro italiano dal sapore internazionale accompagnato da musicisti di diversa provenienza. Il risultato è un progetto multinazionale, un confronto tra le culture e le tradizioni dei musicisti con omaggi retrò ma aperti alla modernità. Il tutto nel rispetto della tradizione afro-americana.
Monkey’s Station accontenterà i fan di questo pianista bolognese, che negli ultimi anni si è saputo creare uno spazio tutto suo nel jazz nostrano ed europeo. – Francesco Favano per Jazzitalia