Import CD – AU3009 – Migrations – Franco Piccinno

『ジャズ批評』ジャズオーディオ・ディスク大賞2016【インストゥルメンタル部門】第11位

Description

気鋭の伊・若手ピアニストを発掘紹介する「ピアノ・シリーズ」#3000番台。年間に僅かなタイトルしかリリースしないと言い切る、日本のピアノ・トリオ・ファンの期待を決して裏切らない厳選された期待のシリーズ。
トリオ作品「Lunare」(ITN002/Itinera)で名を馳せた、伊ナポリ出身/ロンドン〜パリ〜バルセロナで活動するピアニスト、フランコ・ピッチンノ率いるトリオ新作。メンバーは前作同様、アルド・ヴィゴリート(b)、ジュゼッペ・ラ・プザータ(ds)。

Cat#:

LABEL: AUAND Piano Series, Italy
Format: CD / AU3009
ARTIST: Franco Piccinno
TITLE: Migrations
EAN: 8031697300922

Lineup:

Franco Piccinno (piano)
Aldo Vigorito (double bass)
Giuseppe La Pusata (drums)

Rec data:

Recorded at Officina Musicale, Castellana Grotte (BA), Italy, on October 1, 2014

Tracks

  1. Smoothie (F. Piccinno)
  2. Late Night Joke (F. Piccinno)
  3. Esperame en el Cielo (F. Lopez Vidal)
  4. Lido (F. Piccinno)
  5. Migrations (F. Piccinno)
  6. Delice (F. Piccinno)
  7. Four Winds (D. Holland)
  8. Scalinatella (E. Bonagura, G. Cioffi)

Album preview

Notes

Il pianista Franco Piccinno sulle infinite strade di Migrations Sound mainstream e un solido interplay per il lavoro in trio con Aldo Vigorito (contrabbasso) e Giuseppe La Pusata (batteria) che segna il debutto nella Piano Series di casa Auand Cittadino del mondo e sempre a suo agio con il dialogo e il confronto, il pianista Franco Piccinno fa il suo esordio nella Piano Series di casa Auand con un l’album “Migrations”, alla testa di un trio che schiera Aldo Vigorito al contrabbasso e Giuseppe La Pusata alla batteria. Le danze frenetiche di ‘Late Night Joke’ e la leggerezza solare di ‘Lido’, entrambe composte da Piccinno come la maggior parte delle tracce, sono due cartoline da un viaggio a bordo di idee melodiche che arrivano da ogni parte del pianeta, accarezzate da sfumature timbriche che di volta in volta colorano gli avventurosi percorsi e gli incroci di Migrations. Su tutto, un forte senso dello swing che i tre musicisti hanno maturato sia insieme che in altre esperienze. Quasi a distaccarsi dal contesto, la traccia che dà il titolo all’album è un volo in solitaria, una sorta di riflessione malinconica sulla distanza e le mille dimore toccate in una vita di continua ricerca, come quella che lo stesso pianista ha condotto negli ultimi quindici anni, dalla provincia di Napoli fino a metropoli come Londra, Parigi e Barcellona. «Pur dando il titolo al disco, questo brano non racchiude l’essenza stilistica del progetto – spiega Piccinno – bensì rappresenta l’esatto contrario, a testimonianza del desiderio di percorrere un sentiero distinto, un desiderio di evasione, nondimeno espresso in maniera del tutto discreta, a tratti intimista». Ma è nell’interplay che il lavoro mette in evidenza i suoi punti forti, grazie anche a un rapporto consolidato negli anni: pur mantenendo l’intero quadro sonoro su un territorio molto vicino al mainstream, il trio si diverte a riprendere una gemma del jazz contemporaneo come “Four Winds” di Dave Holland, che si sviluppa in un crescendo senza tregua. Dopo una serie di dischi per piano solo, collaborazioni con artisti italiani ed internazionali e incisioni in formazioni europee più o meno estese, Piccinno arriva così al suo debutto in casa Auand.