Import CD – AU3012 – Canyon – Antonio Vivenzio

Description

気鋭の伊・若手ピアニストを発掘紹介する「ピアノ・シリーズ」#3000番台。年間に僅かなタイトルしかリリースしないと言い切る、日本のピアノ・トリオ・ファンの期待を決して裏切らない厳選された期待のシリーズ。

伊ミラノの北に位置するレッコ県出身、1983年生まれのピアニスト、アントーニオ・ヴィヴェンツィオ率いるピアノ・トリオ。2009-2011年にかけてエンリーコ・イントラ指揮によるビッグ・バンドでピアノを担当。2010年、パリ=マーシャル・ソラール国際ジャズ・ピアノ・コンクール参加。2013年、伊キッコ・ベッティナルディ・コンクールにて最優秀新人賞を受賞。2015年、ミラノ=ジュゼッペ・ヴェルディ音楽院でジャズの修士号を取得。

Cat#:

LABEL: AUAND Piano Series, Italy
Format: CD / AU3012
ARTIST: Antonio Vivenzio
TITLE: Canyon
EAN: 8031697301226

Lineup:

Antonio Vivenzio (piano)
Claudio Ottaviano (double bass)
Filippo Sala (drums)
special guest: Tino Tracanna (soprano sax on #3,7)

Rec data:

Recorded at Il Pollaio, Ronco Biellese (BI), Italy, on February 28 and March 1, 2015

Tracks

  1. Her Story (A. Vivenzio)
  2. In a Sentimental Mood (D. Ellington)
  3. Canyon (A. Vivenzio)
  4. Poem (A. Vivenzio)
  5. Mr. C (A. Vivenzio)
  6. So in Love (C. Porter)
  7. Sunday Mood (A. Vivenzio)
  8. Gardiens (A. Vivenzio)
  9. Hic Up (A. Vivenzio)
  10. Saga of Harrison Crabfeathers (S. Kuhn)

Album preview

Notes

Canyon, una musica che osserva e racconta Debutto da leader per il pianista Antonio Vivenzio In uscita per la Piano Series di Auand Records il nuovo lavoro in trio con Claudio Ottaviano (contrabbasso), Filippo Sala (batteria) e lo special guest Tino Tracanna Frammenti narrativi e orizzonti sconfinati fanno della musica di Antonio Vivenzio un panorama calmo e placido: le nubi che di tanto in tanto lo sovrastano si diradano velocemente, lasciando spazio ora a una frizzante aria mattutina, ora a una distesa di quiete. Il suo primo lavoro da leader, Canyon, in uscita per la Piano Series di Auand Records, è una collezione di temi cari al pianista jazz di Lecco, autore di tutte le tracce originali dell’album. Ad aprire il disco, ‘Her Story’, un racconto in musica fresco e ricco di colori, che procede determinato e a testa alta su una linea melodica semplice: uno dei punti di forza del disco è proprio quello di lasciare aperte più porte possibili grazie ad arrangiamenti ridotti al minimo. «L’idea principale che ho cercato di seguire con il trio – dice Antonio Vivenzio – è quella di non proporre idee complicate, ma di avere un materiale essenziale, che ci consentisse di essere sempre a nostro agio nell’improvvisazione. Credo che la caratteristica principale del disco sia la fluidità della musica e la spontaneità: non ci sono forzature e gli arrangiamenti sono in generale poco invasivi, per non correre il rischio di restare ingabbiati durante le improvvisazioni». Ben lontano dall’ossessione di mettere i tecnicismi in primo piano, il pianista si concentra piuttosto sulla musicalità e sulla fruibilità del materiale sonoro: Chet Baker e Bill Evans sono punti di riferimento comuni per il trio, e i brani non originali presenti nella tracklist (‘In a Sentimental Mood’, ‘So in Love’ e ‘Saga of Harrison Crabfeathers’) riflettono l’amore per una musica che tende a dipingere storie piuttosto che a imporsi con tempeste improvvisative. Questo approccio, lungi dal mettere in ombra i componenti della band, dà slancio alla sensibile creatività di un contrabbassista come Claudio Ottaviano e lascia ampio spazio al giovane batterista Filippo Sala, ricco di swing e capace di garantire ai compagni un accompagnamento solido che sa farsi morbido e impalpabile all’occorrenza. Con il suo suono brillante e corposo, il sax di Tino Tracanna è l’ospite d’onore perfetto per un lavoro che fa del racconto la sua carta vincente: l’apertura giocosa e ritmica di ‘Canyon’, il brano che dà il titolo al disco, si adombra su una linea di pianoforte cupa, poi rischiarata da una luminosa melodia all’unisono e da un’improvvisazione che sembra rotolare divertita tra i pendii di un paesaggio spoglio, che lascia alla musica tutto lo spazio per librarsi nell’aria.